Fiori da mangiare? Ma si mangia?
Il dito punta minaccioso verso un fiorellino variopinto che spicca nel piatto.
Ebbene sì! Si può mangiare!
Niente paura! Si tratta di fiori edibili, profumati e saporiti, lontani dall'essere un semplice trucco accattivante per decorare un piatto.
Alcuni sono già parte della nostra dieta primaverile, è il caso di carciofi, fiori di zucca, cavolfiori e zafferano, dalle mille ricette e benefici.
Tralasciando gli esempi più comuni, i fiori commestibili non sono solo una moda del momento, ma una fonte potente di antiossidanti dalle proprietà organolettiche e nutraceutiche appurate da recenti studi. E più colorati sono, meglio è!
Secondo uno studio del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali dell'Università di Pisa è proprio il colore che ne determina la quantità di antiossidanti posseduta, infatti sembra che la colorazione varia in base al contenuto di flavonoidi e carotenoidi.
La scelta del fiore giusto
Sono circa 50 le specie di fiori eduli in grado di arricchire la nostra cucina di colore e sapore. La scelta del fiore giusto per il nostro piatto è fatta sulla base di alcuni criteri: il sapore, il colore, il profumo e la forma.
Mentre aroma, forma e colore sono dettati dalla natura, il gusto è influenzato sia dalle condizioni di crescita che dal periodo di raccolta; il consiglio è quello di raccoglierli alle prime ore del mattino e conservarli in acqua sino al momento dell'utilizzo.
Ancora più importante è assicurarsi che non siano velenosi o contaminati da insetticidi e prodotti chimici. La coltivazione casalinga, oltre ad abbellire il nostro giardino, è una sicurezza per la nostra salute e, se possibile, è sempre raccomandata.
Se invece il pollice verde non è proprio il nostro forte è indispensabile assicurarci che provengano da agricoltura biologica. Possiamo trovarli ad esempio, in alcuni supermercati o store online. Si tratta di prodotti certificati e a chilometro zero poiché protetti col sottovuoto senza l'uso di conservanti per preservarne la freschezza; la scadenza, infatti, non supera gli 8-10 giorni e la quantità reperibile all'interno della confezione varia a seconda della loro dimensione.
Diffidiamo assolutamente da esperti improvvisati: raccogliere quello che si trova in un bosco o in un prato senza alcuna conoscenza ci espone al serio pericolo di un'intossicazione o avvelenamento.
Colori piccanti e intensi
Dalla calendula al nasturzio, passando per i fiori di ravanello e di tarassaco fino al sapore pungente dei fiori di rucola: le alternative floreali all’uso delle spezie nei nostri piatti sono coloratissime e originali.
- Nasturzio: fiore dalla coltivazione semplice e dal colore vivace, viene utilizzato in abbinamento a piatti etnici per il suo sapore dolciastro e leggermente piccante.
- Tarassaco (o dente di leone): fiore spontaneo e dalle proprietà depurative con i petali di un giallo brillante, è perfetto per realizzare salse e composte dal sapore dolce e intenso, eco delle note piccanti e pungenti di pepe nero. Ogni parte di questa infiorescenza è commestibile - comprese le sue radici, steli e foglie. Ci sono infinite ricette per assaporare il dente di leone: i fiori possono essere consumati crudi, da soli o all’interno di un'insalata. Possono essere impanati e fritti o usati per produrre gelatina e vino. Le radici sono spesso impregnate per preparare il tè, mentre le foglie possono essere consumate crude come insalata o come topping.
- Calendula: fiore dalla graziosa corolla arancione, nota per le sue numerose proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, tra i suoi petali nasconde un sapore affascinante dalle note piccanti, dolci e pepate.
- Fiore di Mela: famoso per le sue proprietà antibiotiche e antisettiche, giunge al palato con un sapore fresco e acidulo, adatto per guarnire dessert, insalate di frutta, pesce e stuzzichini.
Brezze primaverili
Primula: si tratta di fiorellini profumati, vivaci e brillanti ottimi per condire insalate, minestre e la carne. Anche questo fiore è interamente commestibile; il suo consumo offre proprietà espettoranti e antireumatiche in qualunque modo venga preparato.
Fiori della borragine: presenta dei fiori adatti a ravvivare ogni ricetta, anche per preparare interessanti wine cocktail; pianta consigliata, in ogni sua preparazione, per il trattamento di irritazioni della pelle.
Cornabria Blossom: fiori ricchi di oli essenziali, delicati dal sapore di lavanda, questi fiori commestibili sono idonei per una grande varietà di ricette.
Note dolci e benefiche
Violetta: molto apprezzato per il suo colore brillante, è ricco di minerali, vitamine (A e C ad esempio), dotato di un profumo dolce e dal sapore di menta scelto per vivacizzare gelati, marmellate e composte per accompagnare formaggi stagionati.
Bocca di leone: ricchissimo di sali minerali e per questo ampliamente utilizzato, aggiunge alle pietanze un sapore dolce e allo stesso tempo intenso, ideale per insaporire dessert o bevande.
Rose commestibili: fiore dal fascino eterno e per questo uno dei più ricercati, dal profumo dolce e sapore delicato, i petali di rosa edibili sono perfetti per decorare ogni ricetta o per realizzare ottime bevande, dolci e marmellate.
Ricorda che è proprio l'attenzione e la cura al dettaglio a rendere ogni esperienza edificante e irripetibile: "E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione" - Alda Merini.