Il Ficus Benjamin è una pianta ornamentale, originaria dei Paesi tropicali e subtropicali, che conta all'incirca 900 specie. In quelle più conosciute e maggiormente diffuse negli ambienti interni, le foglie sono di un verde variegato, larghe, a forma di cuore.
Questa pianta ha un aspetto allegro e rigoglioso, e dona agli spazi volume e raffinatezza: si adatta molto bene contesti domestici e lavorativi ed è largamente diffusa e apprezzata per la sua versatilità e semplicità di manutenzione. Attenzione, però: per la sua crescita sana, occorre osservare scrupolosamente alcune regole altrimenti il Ficus Benjamin farà capire il suo malessere, perdendo rapidamente le foglie.
L'ambiente ideale per far crescere il Ficus Benjamin
Il Ficus Benjamin viene in genere coltivato in vaso, nonostante si presti ad una buona crescita anche interrato, purché si trovi nell'ambiente climaticamente adatto. La composizione ideale è costituita da una parte di terriccio e, sul fondo, materiali drenanti come l'argilla, pietra pomice o lapilli di origine vulcanica; in loro assenza, tuttavia, il Ficus Benjamin non ne risentirà in modo particolare, in quanto si adatta anche a terreni più aridi.
La pianta soffre se posta in luoghi con basse temperature, quindi, specie in inverno, occorre controllare la temperatura degli ambienti. Il Ficus Benjamin teme la poca luce e, pertanto, bisogna fare attenzione affinché possa ricevere sufficiente illuminazione, purché non diretta.
Qualora la luce naturale mancasse o fosse carente, le foglie diventeranno di un colore sbiadito e inizieranno a cadere. É possibile, nei casi di illuminazione insufficiente, ovviare al problema provvedendo a installare una fonte di luce artificiale.
Un'abitudine vivamente consigliata è quella di tenere la pianta al riparo dalle correnti d'aria. Se esposta al freddo invernale, infatti, potrebbe perdere completamente le sue foglie, e la sua salute sarebbe compromessa.
La pianta non ha, generalmente, molti parassiti. Tuttavia, il ragnetto rosso può insinuarsi nel lato inferiore della foglia, che cambia aspetto e diventa puntinata di colore giallo. Bagnando le foglie semplicemente con acqua è garantito che il parassita si allontani, in quanto non tollera l'umidità, perché il suo habitat naturale è negli ambienti secchi e caldi.
Contro le cocciniglie, invece, occorre passare sulle foglie un bastoncino di cotone imbevuto di alcool, mentre per combattere gli afidi si possono utilizzare insetticidi di origine naturale, che non hanno effetti dannosi sulla pianta, né sulla salute dell'uomo.
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Come e quando innaffiare la pianta
Il Ficus Benjamin non necessita di grandi quantità di acqua per crescere sano e rigoglioso; pertanto, nell'arco di una settimana, innaffiarlo un paio di volte è più che sufficiente.
Un accorgimento sempre consigliato, tra una somministrazione di acqua e l'altra, è quello di controllare che il terriccio sia completamente asciutto, altrimenti si rischia il marciume delle radici: se si arriva a questo punto, purtroppo, il Ficus Benjamin è destinato a morire.
Benché la pianta non necessiti di particolari cure, gli esperti nel settore raccomandano un uso costante di fertilizzanti; il concime liquido è il prodotto più diffuso, e va diluito in acqua nelle proporzioni indicate.
La chioma del ficus, che è l'elemento più apprezzato di questa pianta, dipende in larga parte dalle cure che le si dedicano. A questo proposito, oltre che una corretta illuminazione, la giusta dose di acqua e la costante somministrazione di fertilizzanti, risulta opportuno operare una periodica potatura, con cui si provvede a eliminare eventuali foglie secche, togliere i rametti vecchi e tagliare le foglie in eccesso.
Per la salute e il benessere della pianta sarebbe anche opportuno pulire le foglie con molta delicatezza, per far respirare le foglie e per favorirne la fotosintesi.
Le foglie del Ficus Benjamin sono il principale indicatore attraverso cui è possibile monitorare se la pianta gode di buona salute o se stanno sorgendo delle problematiche; in questi casi, è necessario controllare elementi come la presenza di parassiti, la giusta ubicazione e l’apporto di luce.
Poiché le foglie del Ficus Benjamin sono molto suscettibili, rispetto alle variazioni di luce, bisogna fare attenzione a non spostarla da un ambiente all'altro con troppa facilità. La prima reazione al cambio, da parte della pianta, sarà quella di perdere una parte delle sue foglie; se la nuova posizione presenta condizioni ottimali, il Ficus Benjamin getterà in breve tempo nuovo fogliame, altrimenti ci vorrà del tempo prima che recuperi il suo aspetto originario.
La riproduzione del Ficus Benjamin
La riproduzione attraverso la talea può essere effettuata per mezzo di semi legnosi, durante la stagione primaverile, e comunque non oltre il mese di luglio.
Seguendo una procedura piuttosto semplice è possibile ottenere ottimi risultati: occorre tagliare un rametto in buona salute del Ficus Benjamin (scegliendone uno apicale) e posizionarlo in un vaso sul cui fondo ci sono materiali come argilla espansa o pezzi di coccio, e terriccio fin quasi all'orlo.
In questa fase, bisogna fare attenzione a idratare costantemente la terra per consentire lo sviluppo dei germogli.