L'orchidea, pianta erbacea di origine esotica, è caratterizzata da infiorescenze di vari colori che vanno dal bianco, al viola al rosa.
Data la sua origine tropicale, l'orchidea cresce rigogliosa in ambienti miti e caldi, e teme in modo particolare i climi freddi. L’orchidea conta 750 specie diverse, ma le più conosciute sono la Brassia, la Cambria, la Cattleya, la Cymbidium, la Phalaenopsis e la Paphiopedilum.
L'orchidea ha uno stelo eretto e foglie poste in posizioni alternate; i fiori hanno la forma di una farfalla, e sono costituiti da tre petali superiori e tre petali inferiori. Il labello costituisce il petalo che attrae gli insetti impollinatori.
L'orchidea è uno dei più eleganti e bei fiori d'appartamento. Tuttavia, può essere anche molto delicata, e capita sovente di domandarsi "Dove ho sbagliato?" quando la vediamo sfiorire.
Spesso, quando il fiore appassisce, si commette l'errore di pensare che questo sia giunto alla fine della sua vita. In realtà, non tutti i casi sono uguali, e le orchidee, in molti casi, possono rifiorire, e anche piuttosto facilmente: l'importante è conoscere le tecniche giuste e applicarle con precisione.
Il segreto per far rifiorire le orchidee facilmente: Phalaenopsis
Una delle caratteristiche tipiche dell'orchidea è la sua capacità di rifiorire in fretta. Prendendo per esempio la specie più comune del fiore, nota con il nome scientifico di Phalaenopsis, si può osservare che il periodo invernale è quello in cui avviene la fioritura.
A questo punto, sulla parte finale dello stelo, appaiono i primi germogli dei suoi bellissimi fiori. Proprio in questa fase, per stimolare il fiore a rifiorire, occorre tagliare il fusto appena sopra l'ultimo nodo, non appena ci si accorge che l'orchidea sta sfiorendo. Subito dopo aver compiuto questa operazione, occorre somministrare del concime adatto che incentiverà la nuova fioritura.
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La temperatura: un fattore da non sottovalutare
Se il taglio della parte finale del fusto, appena il fiore appassisce, e l'applicazione di un concime apposito favoriscono il rifiorire delle orchidee, un altro fattore da considerare è quello della giusta temperatura.
Le orchidee amano temperature miti e, pertanto, durante il giorno dovranno essere mantenute tra i 22 ed i 23 gradi, mentre di notte il termometro non dovrebbe scendere sotto i 19. Per alcune specie i valori sono più bassi, ma comunque sono pur sempre caratteristici di un clima mite.
Una volta impostata una temperatura sui livelli consigliati le premesse per far rifiorire le orchidee facilmente ci sono tutte.
Come far rifiorire l'Orchidea Paphiopedilum
Questa specie ha un curioso nomignolo, la "pantofola di Venere", poiché il labello presenta una tipica forma a sacca.
É possibile individuare due tipologie di Paphiopedilum, di cui una presente in natura, e l'altra creata dall'uomo. Quest'ultima è la più diffusa e, di solito, fiorisce due volte all'anno.
Anche questa tipologia di orchidea necessita di temperature miti e costanti durante tutto l'arco dell'anno, per garantire una fioritura piena e rigogliosa: pertanto, è opportuno mantenere l'ambiente a una temperatura che sia compresa tra i 22 ed i 23 gradi. Durante le ore notturne non deve essere mai inferiore ai 19-20 gradi.
Per quel che concerne la manutenzione della Paphiopedilum va applicato un concime specifico adatto per la stimolazione della fioritura: la somministrazione del prodotto va effettuata, di norma, durante la stagione autunnale.
Anche in questo caso, quando il fiore inizia ad appassire, occorre recidere la parte superiore del fusto, sopra il nodo: provare per credere, le vostre Paphiopedilum rifioriranno piuttosto velocemente.
Orchidea Cymbidium: come farla rifiorire
A differenza delle due specie sopra descritte, la Cymbidium assicura numerose fioriture nel corso dell'anno; predilige ambienti particolarmente umidi e ama la luce, purché non vengano esposte a quella diretta.
Per mantenere il giusto grado di umidità all'interno del vaso, si può porre sul fondo dell'argilla espansa: in questo modo l'acqua eventualmente in eccesso verrà drenata dal materiale e rilasciata quando necessario, favorendo il giusto microclima per la crescita rigogliosa della Cymbidium.
La temperatura ideale, per questa specie di orchidea, è di circa 16 gradi; tuttavia, durante la stagione autunnale, è consigliabile impostala a 10 gradi e innaffiare la pianta con minor frequenza.
Per far rifiorire l'Orchidea Cymbidium è opportuno utilizzare un concime specifico che va somministrato all'inizio della primavera e nei primi giorni autunnali.
Come innaffiare le orchidee in vaso?
Le orchidee adorano l’umidità, ma sono molto sensibili ai ristagni d'acqua, per cui prima di innaffiarle, bisogna controllare che il substrato sia asciutto.
Constatato ciò, si possono immergere i vasi in un contenitore pieno d'acqua fino a quando il composto si non sarà inumidito, di norma 5-10 minuti sono più che sufficienti.
Terminato ciò, si dovrà lasciare sgocciolare i vasi delle orchidee prima di riportarle nel luogo dove vengono esposte abitualmente.
Un metodo più semplice è quello di bagnare l’intera pianta con l’aiuto di uno spruzzino.