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Tutto quello che dovresti sapere sulla Lavanda

Tutto quello che dovresti sapere sulla Lavanda

Splendida e profumata pianta che si estende in verticale, la lavanda si presenta sotto forma di compatti arbusti con foglie di colore grigio-verde. Nel giardino domestico, la lavanda si dimostra un'eccellente pianta, in grado di convivere con molte altre specie.

Forse il motivo principale per cui la lavanda è così popolare, oltre allo spettacolare colore viola dei suoi fiori, è che quest'ultimi mantengono il loro profumo anche una volta essiccati.

Ecco alcuni consigli utili per coltivare la lavanda in diversi contesti e come ottenere i migliori risultati dall'essicazione dei fiori.


La lavanda, una pianta facile da coltivare

Come per la gran parte delle piante, la prosperità della lavanda dipenderà dalle condizioni climatiche ma anche dalla varietà che si sceglierà di coltivare. Esistono, infatti, svariate tipologie di lavanda, ognuna delle quali è in grado di regalare risultati migliori in diversi ambienti.

In generale, le piante di lavanda tollerano più di altre condizioni climatiche avverse, anche se prosperano su un terreno caldo, ben drenato e in pieno sole. Ci si può aspettare dunque di coltivarne le piante senza particolare sforzo, perdendo occasionalmente qualche esemplare a seguito di inverni particolarmente rigidi oppure di estati molto umide.

Ad ogni buon conto, anche se si è rigorosi nel processo di coltivazione e le piante appaiono rigogliose, è importante notare che per sua natura questa specie inizia il suo declino fisiologico dopo circa dieci anni. D'altro canto, durante il ciclo vitale, le piante di lavanda sono pressoché prive di problemi e di facile mantenimento. Per ottenere dei perfetti fiori di lavanda essiccati, da utilizzare come condimenti in cucina o profumatori ambientali, meglio raccogliere i fiori non appena i boccioli iniziano a schiudersi e appenderle in mazzetti capovolti in un punto della casa con buona esposizione e circolazione dell'aria.

Le condizioni ideali per la prosperità della lavanda

Come suggeriscono del resto le suggestive immagini dei campi fioriti provenzali, le piante di lavanda prosperano in pieno sole. Un terreno povero e poco denso favorirà la maggiore concentrazione di oli essenziali: se lo scopo della coltivazione è questo motivo, meglio andare cauti con il fertilizzante. La lavanda preferisce un terreno alcalino o gessoso, come nella zona di Valensole: la presenza di questi elementi contribuirà a migliorare la fragranza della pianta.

A parte queste peculiarità, in generale la lavanda è una specie resistente, in particolar modo alla siccità, soprattutto una volta che le sue radici sono solide. Al contrario, durante la prima stagione di crescita, le piante di lavanda vanno regolarmente annaffiate. Per quel che riguarda temperatura e umidità, è più che altro quest’ultima a rappresentare una minaccia concreta per la lavanda, arrivando in alcuni casi anche a uccidere le piante. L'umidità può presentarsi sotto forma di radici bagnate nei mesi invernali o come afa in estate.

Qualora l'umidità sia un problema nella zona dove si coltiva la lavanda, è consigliabile assicurarsi di avere molto spazio tra le piante per consentire un buon flusso d’aria, avendo cura di posizionarle sempre in un luogo soleggiato. Durante l’inverno, è bene proteggere la lavanda dai venti, mettendo la pianta accanto a un muro che le fornirà ulteriore calore e protezione.

Invasatura e potatura della lavanda

Nei luoghi in cui la semina all'aperto non si può praticare, è possibile coltivare la lavanda in vasi, posizionabili sotto il sole d'estate e trasferibili all'interno durante la stagione fredda. La crescita in vaso è particolarmente adatta alla lavanda poiché, nonostante vanti delle radici piuttosto grandi, predilige gli spazi ristretti. Ecco dunque che, al momento di scegliere il vaso, è preferibile optare per una dimensione di poco inferiore a quanto si potrebbe pensare, anche perché un vaso troppo grande favorirà l'umidità eccessiva, deleteria per la pianta. A tal proposito, è importante assicurarsi che il contenitore favorisca il drenaggio, perché il marciume delle radici è uno dei rari problemi riscontrati da quanti coltivano piante di lavanda. Nella fase d'irrigazione, va data acqua quando il terreno appare secco, innaffiando la base per limitare l'umidità sul fogliame.

Per quanto riguarda la potatura, sebbene le piante di lavanda vengano potate in modo regolare attraverso la raccolta di fiori, è necessario mantenerle in forma e favorire la crescita con un intervento primaverile. Nel caso delle varietà che raggiungono altezze elevate, la potatura può arrivare a ridurre all'incirca un terzo della pianta, mentre per le varietà che rimangono piccole, il taglio sarà all'incirca di cinque centimetri. Tuttavia, per coloro che vivono in una zona in cui la lavanda soffre durante l'inverno, l'eventuale potatura deve avvenire dopo che si assiste alla crescita alla base della pianta. Infatti, se si interviene sulle piante di lavanda troppo presto la loro vitalità potrebbe essere compromessa.