Se anche tu sei compreso in quel quasi 50% di italiani che, secondo la Coldiretti, ha almeno una pianta o dei fiori in casa, sai benissimo quanto sia piacevole circondarsi di verde.
Nel momento in cui, però, devi partire per le tanto sospirate vacanze, ecco che potresti trovarti in difficoltà. Se i giorni di permanenza fuori sono pochi, i fiori e le piante possono resistere; diverso è il discorso se le ferie durano almeno 2 settimane o anche più.
In questa guida potrai quindi trovare consigli utili su come fare per non far seccare fiori e piante mentre ti godi il meritato riposo fuori città.
Prima regola: ad ogni pianta le sue necessità
Il presupposto fondamentale che devi tener presente è che non tutte le piante sono uguali.
Se ad esempio lasci 'incustodite' delle piante grasse, puoi stare tranquillo per diversi giorni, in quanto necessitano di pochissima acqua per sopravvivere. Se invece lasci delle erbe aromatiche, come basilico, prezzemolo e salvia, rischi di trovarle tutte secche perché tendono ad appassire in fretta e richiedono molta acqua.
Altro discorso merita la questione degli insetti. Se non vuoi ritrovarti, al rientro, pieno di zanzare, evita di lasciare i sottovasi senza fori di drenaggio perché altrimenti rischi di creare l'ambiente perfetto per la proliferazione degli insetti. I sottovasi pieni di acqua poi rappresentano un disagio anche per quelle piante che non vogliono le radici in ammollo, come i gerani. In altri casi, per le piante di appartamento come il ficus, faresti bene a lasciare la terra umida perché la pianta si nutre così.
Ciò premesso, andiamo a vedere quali sono i metodi più efficaci per non lasciare le tue piante e fiori all'asciutto.
Metodi più efficaci per non far seccare fiori e piante in vacanza
La seconda regola per impostare un buon sistema di drenaggio è stabilire quanti giorni sarai assente da casa.
Puoi aiutarti in questo con un semplice specchietto, che ti porta a valutare:
- quanto tempo starai fuori,
- che tipo di piante hai in casa,
- quanto vuoi investire per il trattamento. (Quest'ultimo punto si collega alla quantità di piante che lasci.).
Se si tratta di un vaso o due non vale la pena investire molto; al contrario se hai molte piante alle quali hai dedicato tempo, sarebbe un peccato farle seccare.
Ci sono diverse cose che puoi fare, vediamole:
bottiglie rovesciate nella terra: questo è il metodo più usato e il più economico. Prendi una bottiglia per ogni vaso che vuoi innaffiare e riempila d'acqua. Prima di rovesciarla pratica due piccoli fori sul tappo e un foro sul fondo (sempre piccolo). In questo modo l'acqua distillerà letteralmente e lo farà a seconda di quanto la terra sarà umida. In questo modo le piante possono resistere (a seconda della grandezza della bottiglia) anche fino a 3 settimane;
fili di cotone o lana come sistema di irrigazione: si tratta di un metodo davvero ingegnoso che sfrutta la legge della fisica secondo la quale l'acqua tenderà a spostarsi da un certo livello ad un dislivello inferiore. Prendi una bacinella d'acqua che sia più alta dei vasi e riempila d'acqua. Poi prendi i vasi che vuoi innaffiare e mettili vicino alla bacinella. Infine, prendi dei fili di cotone o di lana e mettine un'estremità nella bacinella e l'altra nel vaso. L'acqua impregnerà i fili e si sposterà via via verso il basso, cioè verso i vasi;
gli idroretentori: si tratta di gel che contengono acqua e che si sciolgono via via rilasciando umidità. L'acqua è contenuta in flaconi che vanno messi nel terriccio del vaso;
infine, c'è il sistema dell'impianto di irrigazione automatizzato e programmato, che costa di più ma ti assicura di salvare ad esempio l'orto o dei balconi pieni di fiori e piante. In questo modo potrai impostare delle innaffiature ogni due o tre giorni per un intervallo di tempo sufficiente. Per quanto riguarda il budget, un impianto medio può partire da un minimo di 20,00 € per quantità di vasi o piante più piccole.
Se il tuo giardino è particolarmente curato e pieno di fiori e piante i sistemi fai da te potrebbero non essere sufficienti; per sentirti tranquillo e non rovinarti le vacanze ci sono altri due sistemi che possono fare al caso tuo.
Il primo consiste nel portare le tue piante presso dei 'recovery', cioè dei vivai specializzati che adotteranno le tue piante per il periodo delle tue vacanze. In alternativa, potresti assumere un giardiniere, e se conosci qualcuno di fidato potresti affidargli la cura del giardino in tua assenza.